In un "trash dipinto di share", Diodato vince il 70mo Festival di Sanremo. E Fiorello!
Per chi si è abituato, come me negli ultimi anni, a guardare l'Eurosong Contest Vision - cantanti che cantano, un super ospite per intrattenere mentre si vota, una premiazione che avviene chiamando le giurie di oltre 40 paesi, tutto con una macchina oliata nei minimi dettagli, un format venduto fino in Australia -, il festival di Sanremo appare come una "trash kermesse". Cantanti "annacquati" da performances che nulla hanno a che vedere con la musica. Una durata indegna per una manifestazione che anche solo minimamente si voglia definire "festival della canzone".
Che ad un certo punto dopo sei ore nemmeno ti ricordi più chi avesse cantato per primo e nemmeno per decimo...sic...
Il vincitore canoro è stato Diodato, con una canzone, a mio parere personale, bella. Ma il vero vincitore, è stato, INDISCUTIBILMENTE, Achille Lauro.
Le sue uscite sono state un lampo di genio, visto che non poteva puntare su una canzone che potesse competere, ha puntato tutto sullo spettacolo, uscendone da grandissimo protagonista. Forse, se posso fargli una critica, un po' troppo colti i suoi riferimenti, escluso David Bowie, per l'attuale livello medio di noi Popolo Italiano. Per riecheggiare Raf, cosa resterà di questo Sanremo numero 70?
1) Le strepitose performances di Achille Lauro.
2) La lite tra Morgan e Bugo.
3) Il bacio tra Achille Lauro e il bassista Boss Doms.
4) L'incredibile ed inutile lunghezza dell'essere delle serate.
Adesso facciamo i migliori auguri a Diodato, che in maggio sarà a Rotterdam per competere in una vera manifestazione canora, l'Eurosong Contest Vision. In bocca al lupo, Diodato!
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